Fornello ad alcool autocostruito

È da quando ho aperto questo blog, che desidero scrivere un articolo sul mio fornello ad alcool autocostruito. In particolar modo per rendere il giusto tributo alla persona e al blog che mi ha fatto conoscere questa tecnica. Mi riferisco al blog Fornello ad alcool fai-da-te, gestito dall’utente Paiolo del forum Avventurosamente, che devo immensamente ringraziare per gli spunti e per le precisissime spiegazioni su come costruire tutto il set del fornello. Scegliere di realizzare un fornello ad alcool autocostruito comporta numerosi vantaggi: innanzitutto economici, visto che viene realizzato tutto con materiali semplici, in secondo luogo in termini di leggerezza, aspetto non trascurabile in un trekking. E poi c’è la soddisfazione intrinseca nel costruirsi qualcosa con le proprie mani e vedere che non solo funziona, ma ti ci puoi cucinare il pranzo e la cena! 🙂 Il set completo è composto da:
- Fornello, ovviamente
- Supporto pentola
- Paravento
- Riduttore di fiamma
Non ripeterò i passaggi di costruzione del fornello perché il blog di Paiolo è fatto benissimo, ma mi limiterò a illustrare le modifiche che ho effettuato rispetto al suo set. Innanzitutto non ero molto convinto del paravento da lui ideato: mi sembrava troppo poco resistente. Quindi fin da subito ho pensato a un altro tipo di paravento, che ho infine realizzato con una scatola di anacardi (ma ovviamente è realizzabile con qualunque altra confezione dello stesso materiale/forma), ritagliando una striscia piuttosto grande in modo da colmare la distanza dal terreno fino alla gavetta. La piega che ho dato al paravento segue la curva della gavetta: in questo modo il paravento è facilmente conservabile dentro la gavetta stessa e può proteggere più efficacemente la fiamma durante l’utilizzo. C’è da dire che sul campo ho notato che questa soluzione non è ancora l’ideale, quindi cercherò in qualche modo di perfezionare il paravento del mio fornello, e quando ciò avverrà ne riparlerò sul blog. 🙂
In secondo luogo ho realizzato un riduttore di fiamma diverso da quello presentato da Paiolo sul suo blog. Il suo riduttore era scomodo, secondo me, dato che il manico è di difficile utilizzo e rischiavo ogni volta di ribaltare l’intero fornello. Quindi ho deciso di realizzare un riduttore completamente diverso, che copra in parte la fiamma e ne consenta lo sviluppo solo in una parte. Il materiale utilizzato è il coperchio di una scatola di caramelle, su cui ho aperto uno spazio per far passare la fiamma. Su un lato ho realizzato un piccolo foro, così, tramite una semplice graffetta, è possibile avvicinare il riduttore al fornello e appoggiarlo sopra senza rischio di bruciarsi.
Dunque il mio set del fornello ad alcool autocostruito è il seguente. 🙂
Devo ammettere che le prestazioni, come indicato da Paiolo sul suo blog, sono buone e la soddisfazione, come dicevo, è alta. Per quanto mi riguarda continuerò a usare il fornello autocostruito, migliorandolo pian piano a seconda dei difetti che riscontrerò. 🙂
Aggiornamento del 07/04/2015: Mi sono procurato un coperchio di un barattolo, da usare come supporto per il fornello, per poggiarvelo sopra durante l’utilizzo e quindi isolarlo dalla superficie su cui ci si sta appoggiando.
Ciao! 🙂
Io sono Gianluca Santini e dal 2013 gestisco “Un passo alla volta“, il blog in cui puoi trovare racconti di escursioni e trekking, recensioni di attrezzatura per l’outdoor e consigli su come affrontare le avventure in montagna.
Se vuoi saperne di più su di me ti suggerisco di leggere la pagina Chi sono, se cerchi l’imbocco del tuo personale sentiero Inizia da qui. Buona navigazione!
Io devo ancora provare a costruirlo, mannaggia!
Però mi pare che per ora sia venuto bene, no? Sono curioso di sapere come hai modificato il fornellino… 😉
Sì, per ora va proprio bene. Comunque no, le mie modifiche riguardano solo quei due accessori, il paravento e il riduttore di fiamma, per il resto ho seguito le istruzioni presenti nel sito che ho linkato. 😉
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